DESCRIZIONE DEL PROCEDIMENTO
La SII è stata delegata - in base all’art. 15 comma 3 della Convenzione di Gestione, approvata con Deliberazione Assemblea dei Sindaci AURI n. 12 del 30/10/2020 - dall’Autorità Umbra Rifiuti e Idrico (AURI) ad esercitare i poteri espropriativi relativi ai procedimenti che si rendano necessari per la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità (la delega comprende tutte le fasi e tutti gli atti del procedimento ablativo di espropriazione per pubblica utilità, ad eccezione della fase relativa alla dichiarazione di pubblica utilità).
RIFERIMENTI NORMATIVI
D.P.R. n. 327/2001 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità.
L.R. Umbria n. 1/2015 Testo unico governo del territorio e materie correlate.
Legge n. 241/1990 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi;
Art. 158 bis D.Lgs. n. 152/2006 (inserito dall’art. 7 comma 1 lett. b) del D.L. n. 133/2014 convertito con modificazioni dalla L. n. 164/2014) in materia di approvazione dei progetti degli interventi ed individuazione dell’autorità espropriante
Regolamento AURI per l’approvazione dei progetti definitivi del Gestore del S.I.I. ai sensi dell’art. 158-bis del D.Lgs. n. 152/2006, approvato con Deliberazione dell’Assemblea n. 10 del 22/06/2021.
Art. 15 comma 3 della Convenzione di Gestione approvata con Deliberazione di Assemblea dei Sindaci AURI n. 12 del 30/10/2020.
DOCUMENTAZIONE AZIENDALE
Decreto d’Urgenza Decreto d’occupazione d’urgenza preordinato all’esproprio, all’asservimento e all’occupazione temporanea.
Decreto definitivo Decreto definitivo di esproprio e servitù.
ITER ESPROPRIATIVO
Di seguito si riportano sinteticamente le principali fasi della procedura di esproprio:
La SII invia ad AURI il progetto definitivo corredato del piano particellare di esproprio e relative tavole grafiche richiedendo l’autorizzazione a procedere all’avviso ai privati di avvio del procedimento preordinato alla dichiarazione di pubblica utilità; l’AURI, preso atto che l’intervento in questione risulta ricompreso nel Piano degli interventi approvato dall’Assemblea, autorizza a procedere;
La SII invia a tutti i proprietari interessati raccomandata A/R di comunicazione di avvio del procedimento finalizzato all’approvazione del progetto definitivo. I proprietari delle aree interessate hanno l’opportunità di presentare osservazioni al progetto entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione. La SII raccoglie le eventuali osservazioni e formula controdeduzioni. Provvede quindi a compilare l’istanza all’AURI di approvazione del progetto definitivo;
Approvazione del progetto definitivo con apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e contestuale dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, mediante delibera del Consiglio Direttivo di A.U.R.I.;
Comunicazione di efficacia dell’atto di approvazione del progetto definitivo ai singoli proprietari dei beni interessati dal progetto di pubblica utilità (in questa fase non è possibile, da parte dei proprietari interessati, presentare ulteriori osservazioni in merito al tracciato del progetto, in quanto quest’ultimo risulta immodificabile);
Emanazione del Decreto di occupazione d’urgenza preordinato all’esproprio, all’asservimento e all’occupazione temporanea (Art. 228 L.R. 1/2015), da parte dell’autorità espropriante SII, con determinazione in via provvisoria delle indennità di esproprio e servitù e redazione dei verbali di stato di consistenza e di immissione in possesso in contraddittorio alla presenza dei proprietari. Il proprietario, nei 30 giorni successivi all’immissione in possesso, nel caso non condivida l’indennità offerta dall’autorità espropriante può presentare osservazioni scritte e depositare documenti. Qualora il proprietario non dovesse condividere l’indennità offerta proposta oppure in caso di assenza del medesimo (in questo caso il verbale viene compilato alla presenza di almeno due testimoni) si potrà chiedere la determinazione della medesima alla Commissione competente alla determinazione dell’indennità definitiva (art. 230 comma 6 L.R. 1/2015)
Emanazione del Decreto Definitivo di esproprio, servitù e occupazione temporanea (Art. 229 L.R. 1/2015), con determinazione delle indennità definitive di esproprio e servitù, da parte dell’autorità espropriante SII, in questa fase si procede alla registrazione, trascrizione e voltura dei beni soggetti a servitù e/o esproprio, presso l’Agenzia delle Entrate e la Conservatoria dei Registri Immobiliari competente per territorio;
Emissione di Atti di Esproprio e/o Servitù Volontari, c.d. “accordi bonari” (Art. 45 del D.P.R. n. 327/2001 e Art. 235 della L.R. n. 1/2015), da parte dell’autorità espropriante SII; quest’ultima fase si applica nei seguenti casi specifici:
RESPONSABILITÀ
La Responsabilità dell’applicazione della procedura di esproprio è affidata ai ruoli aziendali indicati nell’organigramma del sistema organizzativo aziendale applicabile, il quale ha lo scopo e la finalità di individuare le strutture organizzative, i riporti gerarchici e/o funzionali e la collocazione delle persone ai vari livelli organizzativi, cui corrispondono funzioni, mansioni e responsabilità in base alle disposizioni aziendali.
Sinteticamente, le strutture aziendali interessate da questa procedura sono: Amministratrice Delegata; Unità Pianificazione Strategica; Unità Direzione Tecnica.
MODALITÀ PER OTTENERE INFORMAZIONI RELATIVE AL PROCEDIMENTO
Per informazioni sui procedimenti di esproprio, effettuati dalla SII ai sensi di legge per l'adempimento delle attività sopra descritte, inviare una PEC alla casella di posta elettronica certificata: protocollosii@arubapec.it (Tel. 0744 479911 – Fax 0744 434752)
(si segnala che il suddetto indirizzo PEC è abilitato alla sola ricezione di messaggi provenienti da altre caselle PEC).
STRUMENTI DI TUTELA
TUTELA GIURISDIZIONALE -> RICORSO GIURISDIZIONALE AL TAR
(per vizi di legittimità del provvedimento)
Avverso i provvedimenti espropriativi può essere proposto - entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento o piena conoscenza da parte del destinatario degli effetti dell’atto - ricorso giurisdizionale al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) dell’Umbria ai sensi dell’art. 53 del D.P.R. n. 327/2001, come sostituito dall'Allegato 4, articolo 3, comma 10, d.lgs. n. 104 /2010, con le modalità di rito abbreviato stabilite dal codice del processo amministrativo (art. 119, comma 1 lett.f) e segg. del d.lgs. n. 104 del 02/07/2010).
TUTELA AMMINISTRATIVA -> RICORSO STRAORDINARIO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
(alternativo rispetto al ricorso giurisdizionale, per vizi di legittimità del provvedimento o tutela di un proprio diritto nelle sole materie di giurisdizione esclusiva)
Avverso i provvedimenti espropriativi può essere proposto ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica - disciplinato dal D.P.R. n. 1199 del 24/11/1971 - entro 120 giorni dalla notifica del provvedimento o piena conoscenza da parte del destinatario degli effetti dell’atto.
TUTELA GIUDIZIARIA -> RICORSO AL GIUDICE ORDINARIO
(per le controversie riguardanti la determinazione e la corresponsione delle indennità in conseguenza dell'adozione di atti di natura espropriativa o ablativa. Disciplinato dall'articolo 29 del d. lgs. n. 150 del 01/09/2011)
Le controversie in materia di opposizioni alla stima vanno presentate alla CORTE DI APPELLO nel cui distretto si trova il bene espropriato. Ai sensi dell’art. 54 del D.P.R. n. 327/2001 decorsi trenta giorni dalla comunicazione di deposito della stima della terna peritale o della Commissione Provinciale Espropri, prevista dall'articolo 27, comma 2 del D.P.R. n. 327/2001, il proprietario espropriato, il promotore dell'espropriazione o il terzo che ne abbia interesse può impugnare innanzi all'autorità giudiziaria gli atti dei procedimenti di nomina dei periti e di determinazione dell'indennità, la stima fatta dai tecnici, la liquidazione delle spese di stima e comunque può chiedere la determinazione giudiziale dell'indennità.
Il ricorso è notificato all'autorità espropriante, al promotore dell'espropriazione e, se del caso, al beneficiario dell'espropriazione, se attore è il proprietario del bene, ovvero all'autorità espropriante e al proprietario del bene, se attore è il promotore dell’espropriazione; il ricorso è notificato anche al concessionario dell'opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell'indennità entro 30 giorni dalla notifica del decreto di esproprio, dalla notifica della stima peritale, se questa è successiva al decreto stesso (entro 60 giorni se il ricorrente risiede all’estero).